Dopo un’ora di continui combattimenti, la divisione confederata di MacCown è duramente provata. Il suo generale decide di ritirarla dalla linea del fuoco per riorganizzare le brigate e permettere agli sbandati di riunirsi ai propri commilitoni. La manovra non passa inosservata al suo antagonista, il generale Johnson. Questi per un po’ rimurgina sul da farsi, ma anche i suoi uomini sono provati e decide di non inseguire il nemico. Anche perché, sulla sua sinistra, le truppe comandate da Davis sono in forte difficoltà e si stanno sfaldando davanti alla pressione esercitata dalle brigate della divisione confederata di Cleburne.
In effetti il generale McCook, al comando dell’ala destra federale, ha diversi grattacapi. Non solo Davis è in difficoltà. Una staffetta lo ha appena informato che la divisione di Sheridan è entrata in contatto con le avanzanti brigate di Cheatam. Il che significa che con le sue tre malconce divisioni dovrà affrontare due corpi Confederati!
“Signore” una nuova staffetta sugli attenti lo distoglie dai suoi pensieri.
“Mi dica, sergente, quali altre novità dal generale Sheridan”
“Signore, il generale Sill mi ha incarico di riferirle che il generale Sheridan è stato ferito e di aver preso il comando della divisione”
“Dannazione!” Con un gesto nervoso apre il cannocchiale ed osserva la zona sotto il comando di Sheridan. Anzi, di Sill.
“Dannazione! Dannazione!” La brigata di Roberts è in fuga.
“Tenente! Invii il seguente ordine a tutte le divisioni: rompere il contatto con il nemico e ritirarsi di mezzo miglio verso la fattoria dei Gresham”
Cleburne è violaceo. Sul volto non proprio impassibile della staffetta che gli ha portato gli ordini del generale Hardee scende una gocciolina di sudore. “Proprio adesso che gli yankee stanno cedendo? E io che dovrei dire ai miei uomini? Ok, ragazzi abbiamo scherzato, ora torniamo indietro? È questo che dovrei dirgli? Ma non si rende conto il generale Hardee che qui stiamo per vincere la battaglia?” Davanti all’urlante torrente di parole del suo superiore, la staffetta impercettibilmente indietreggia. Il generale gli sventola un dito davanti alla faccia “Tu dirai al generale… Tu dirai al generale… Tu…” Lentamente l’ondeggiare dell’indice rallenta, fino a fermarsi proprio davanti al naso del malcapitato.
“Oh, beh! D’altronde non posso mandare avanti i miei uomini senza l’appoggio di McCown. E va bene. Tenente! Ordini a tutta la divisione di rompere il contatto con il nemico.”