I boati più forti si sentono al centro e a sud, nella zona che da Semoyovo va verso il bosco di Utitsa. Qui il duello di artiglieria è infernale, con la Grande Batteria francese impegnata a distruggere pezzo dopo pezzo tutti cannoni russi. Per la fanteria zaristae quella francese c’è un po’ di relativo riposo. Alcuni battaglioni  francesi si impegnano in piccoli scontri per migliorare la loro posizione, mentre il resto dei loro compagni e squadroni su squadroni di cavalleria si preparano al grande assalto. Qualche soldato russo dice di aver visto anche l’eccentrica divisa di Murat. Forse Davout aspetta solo l’arrivo del corpo di Pomiatovsky per dare l’ordine… o forse no.

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La linea del fronte nella zona centro sud. Si vede la cavalleria che si sta avvicinando al fronte. Subito dietro la massa dell'Artiglieria della Guardia.

Ma mentre al centro e a sud la parola spetta ai cannoni, a nord è il momento degli uomini. I russi impegnano pesantemente la cavalleria leggera francese all’estremo nord dello schieramento. Lo scontro è appannaggio dei Cosacchi di Vlasov e Platov che però non spingono fin in fondo l’attacco forse nel timore di un contrattacco francese. Le perdite per i cavalieri di Ornano non sono particolarmente pesanti in valore assoluto, ma in valore relativo ogni cavaliere perso incide pesantemente sugli squadroni francesi già decimati dalla lunga campagna.

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Lo scontro delle cavallerie a nord di Borodino

Il Principe Eugenio, dopo aver osservato con il suo cannocchiale l’andamento delle operazioni a Borodino decide che è il momento giusto per dare la spallata finale alle truppe russe asserragliate nel villaggio. Da ordine alla 1a Divisione di Morand di attaccare le unità leggere Russe del VI Corpo messe a difesa della confluenza dello Stonetz con la Kalotcha. E’ una posizione importante per chiudere la ritirata alle truppe che difendono Borodino e allo stesso momento è una preziosa posizione per un futuro assalto alla zona della Ridotta Rajevsky. Alla 13a Divisione del IV Corpo Francese il compito di completare la conquista della riva destra della Kalotcha tra il ponte e il villaggio. Delzons tira un sospiro di sollievo. Non vedeva l’ora di portare le sue truppe all’attacco e soprattutto fuori dalla portata dei cannoni che stavano pesantemente falcidiando i battaglioni allineati in attesa di entrare in azione. Infine, alla 14a divisione di Broussier il compito di rastrellare i pochi Russi ancora aggrappati alle case di Borodino e in particolare gli Jager asseragliati nella Chiesa e nel cimitero.

Gli attacchi delle tre divisioni francesi a Borodino

Le divisioni avanzano compatte ma fin da subito le cose non vanno proprio bene. Il primo attacco sull’estrema destra, che sembrava null’altro che una pura formalità,viene respinto dai schermagliatori  russi del 18° Jager. Più a nord, l’azione combinata di tre battaglioni di linea della 1a Francese riescono a mandare in rotta altrettanti battaglioni di Jager e Fanteria di Linea della 27a Divisione Russa. La festa è rovinata dalla sorprendente resistenza di un battaglione duramente provato e in disordine, che respinge l’attacco di ben due battaglioni francesi della 1a Divisione. Eugene è sconcertato dalla prova delle truppe di  Morand.

Sposta il suo cannocchiale più a sinistra, per seguire gli attacchi delle due divisioni del suo Corpo. Sorride vedendo i fanti di Delzons disperdere i russi davanti a loro, ma il sorriso si spegne quando il suo sguardo si sposta sulla Chiesa di Borodino. Non crede ai suoi occhi: un intero battaglione, il 1° del 9° reggimento, messo in fuga da una manciata di Jager del 3° Battaglione Life Guard. La sua rabbia è grande, ma non può far a meno di togliersi il bicorno in onore di quei prodi.

Il risultato degli attacchi Francesi a Borodino